aforismi

IL VINO E'UNO DEI MAGGIORI SEGNI DI CIVILTA' NEL MONDO. Wine is oneof the most civilized in the world ( Ernest Hemingway )

mercoledì 12 maggio 2010

morellino di scansano

toscana

rosso - red


Riconoscimento legale: DOC riconosciuta con decreto del 1978 pubblicato su GU dello stesso anno,modificato con decreto del 1997.
Zona di produzione: comprende il comune di Scansano e parte di quelli di Campagnatico,Grosseto,Magliano in Toscana,Manciano,Roccalbegna e Semproniano,in provincia di Grosseto.
Uve: sangiovese min. 85%.
Titolo alcolometrico minimo: 11,5%
Affinamento: il disciplinare non prevede alcun periodo di affinamento,tranne per la tipologia Riserva.Questi vini vanno degustati in genere entro 2-3 anni,la tipologia Riserva fino a 5 anni dopo la produzione.
Altre tipologie della denominazione: il Morellino di Scansano Riserva prevede un titolo alcolometrico minimo di 12% e un periodo minimo di affinamento di 26 mesi.
Temperatura di servizio: 16-18 °C.


Il colore è rosso rubino con vivaci riflessi viola.
Il profumo è intenso,chiaramente definito da sfumature di mora,mirtilli e ciliege,viole e chiodi di garofano nella tipologia Riserva.
Il sapore è secco,deciso,con buona struttura e tannini ben delineati,che sfuma in una scia finale nella quale riemergono le note dei frutti a bacca nera.



Abbinamento: questo vino è perfetto con agnello alle erbe aromatiche,cosciotto di cinghiale e arista di maiale al forno,oca selvatica arrosto,pecorini di media stagionatura.


Forse grazie al nome particolare (il Morellino è quello di una razza di cavalli un tempo impiegati come traino per le carrozze)che colpisce l'immaginazione,o forse per la piacevolezza del vino ottenuto da sangiovese,questa piccola denominazione è riuscita a crearsi un buon gruppo di estimatori.

martedì 6 aprile 2010

montecucco

toscana

rosso - red
bianco - white


Riconoscimento legale: DOC riconosciuta con Decreto del 1998 pubblicato su GU dello stesso anno.
Zona di produzione: comprende i comuni di Arcidosso,Campagnatico,Castel del Piano,Cinigiano,Civitella,Paganico,Roccalbegna e Seggiano,in provincia di Grosseto.
Uve: trebbiano toscano min.60% per il bianco,vermentino min.85% per il Vermentino,sangiovese min.60% per il rosso,sangiovese min.85% per il Sangiovese.
Titolo alcolometrico minimo: 11,5% per il Bianco e il Vermentino.12% per il Rosso e il Sangiovese.12,5% per il Rosso Riserva e il Sangiovese Riserva.
Affinamento: il disciplinare stabilisce un periodo minimo di 3 mesi per il Bianco e il Vermentino,di 5 mesi per il Rosso e il Sangiovese,di 24 mesi per il Rosso Riserva e il Sangiovese Riserva.I vini bianchi di questa denominazione vanno gustati al massimo entro un paio d'anni dalla produzione,i rossi entro 3-4 anni.
Altre tipologie della denominazione: il Rosso e il Sangiovese vengono prodotti nella tipologia Riserva,con un periodo minimo di affinamento di 24 mesi e un titolo alcolometrico minimo di 12,5%.
Temperatura di servizio: Bianchi:8-10 °C. Rossi:16-18 °C.


Il colore dei vini bianchi è giallo paglierino con riflessi verdi.
Il profumo è fragrante e fruttato,con sfumature di mandorla nel Vermentino.
Il sapore è secco e fresco,con buon equilibrio e struttura delicata.


Il colore dei vini rossi è rubino con riflessi violacei in gioventù,granato nelle Riserve.
Il profumo è intenso e fruttato,con l'evoluzione diventa più complesso,con sfumature speziate e di confetture.
Il sapore è secco e dotato di buona struttura,con tannini morbidi e una piacevole sapidità.


Abbinamento: i vini bianchi di questa denominazione sono perfetti con insalate di mare,frittatine di gianchetti,spiedini di pesce e crostacei,mentre i vini rossi,in particolare le Riserve,si abbinano con filetti di manzo al pepe verde e in crosta,coniglio alla cacciatora e scottiglia.


Montecucco è una denominazione poco estesa,concentrata nella produzione di vini da uve tradizionali.

lunedì 15 marzo 2010

fiano di avellino


campania

bianco - white


Riconoscimento legale: parere favorevole pubblicato su GU n.87 del 14-04-2003.
Già riconosciuto DOC con DPR del 1978 pubblicato su GU dello stesso anno,modificato con DM del 1991 pubblicato su GU dello stesso anno.
Zona di produzione: comprende i comuni di Aiello del Sabato,Atripalda,Avellino,Candida,Capriglia Irpina,Cesinali,Contrada,Forino,Grottolella,Lapio,Manocalzati,Mercogliano,Montefalcione,Monteforte Irpino,Montefredane,Ospedaletto d'Alpinolo,Parolise,Pratola Serra,Salza Irpina,San Michele di Serino,San Potito Ultra,Santa Lucia di Serino,Sant'Angelo a Scala,Santo Stefano del Sole,Sorbo Serpico e Summonte,tutti in provincia di Avellino.
Uve: fiano min.85%,greco e/o coda di volpe e/o trebbiano toscano max.15%.
Titolo alcolometrico minimo: 11,5%
Affinamento: il disciplinare non prevede alcun periodo di affinamento ma questo vino può essere apprezzato tra 1-3 anni dalla produzione.
Altre tipologie della denominazione: il Fiano di Avellino può riportare in etichetta la menzione tradizionale di origine classica Apianum.
Temperatura di servizio: 8-10 °C


Il colore del Fiano di Avellino secco è un bel giallo paglierino intenso.
Il profumo è fine e fruttato,con sfumature di mela annurca,limoncella,la tipica nocciola fresca e qualche ricordo di fiori e minerali.
Il sapore è fresco e sapido,ben equilibrato da una morbidezza che acquista importanza nel tempo,quando si attenuano alcune sensazioni un po' aggressive.
Abbinamento: questo vino si abbina molto bene con spaghetti con le vongole,grigliate di crostacei e pesce,zuppe marinare,pesci al forno con erbe aromatiche,oltre che con i tradizionali calzoni e pizze.


Il Fiano di Avellino,ottenuto dall'omonimo vitigno,è da tempo una delle migliori espressioni dell'enologia campana e,pur con le debite considerazioni,il parere favorevole appena ricevuto per il riconoscimento a DOCG ne è una conferma.
Alcuni produttori stanno proponendo anche interessanti versioni di Vendemmie tardive e Passiti,a volte ottenuti con uve attaccate dalla Botrytis cinerea,chicche per pochi intenditori.

vino nobile di montepulciano


toscana

rosso - red


Riconoscimento legale: DOCG riconosciuta con DPR del 1989,pubblicato su GU dello stesso anno (che ha sostituito il DPR del 1980,modificato con Decreti del 1996 e del 1999).
Zona di produzione: comprende parte del comune di Montepulciano,in provincia di Siena.
Uve: sangiovese,qui chiamato prugnolo gentile,min. 70%,canaiolo nero max.20%,ammesse altre max.20% (max.10% a bacca bianca,escluse le uve aromatiche,con l'eccezione della malvasia bianca lunga).
Titolo alcolometrico minimo: 12,5%
Affinamento: il disciplinare prevede un periodo minimo di affinamento di 26 mesi,ma l'epoca migliore per il consumo è mediamente 9-12 anni.
Altre tipologie della denominazione: la tipologia Riserva prevede un titolo alcolometrico minimo di 13% e un periodo minimo di affinamento di 38 mesi.
Temperatura di servizio: 18-20 °C.


Il colore è rosso rubino più o meno intenso,che vira verso il granato con la maturazione,durante la quale il sangiovese esprime un ottimo spessore gustativo,sempre con grande eleganza.
Il profumo è intenso e fine,con sfumature di marasca,prugna,viola appassita e una delicata speziatura.
Il sapore è secco,caldo,morbido e dotato di tannini che contribuiscono a determinare una bella struttura e un buon equilibrio gustativo.
Abbinamento: il Vino Nobile di Montepulciano è un vino ricco di sensazioni intense e persistenti,che si abbinano molto bene a pappardelle con ragù di cacciagione,fiorentina e tagliata,"arrosto morto"(ricetta regionale che prevede una cottura molto lunga in pentola),faraona al cartoccio,brasato al Vino Nobile,arista di maiale alla fiorentina,pecorino toscano e sardo e altri formaggi come fiore sardo,ragusano e raschera.


La zona di produzione del Vino Nobile di Montepulciano è caratterizzata da un terreno ricco di argilla alternata a sabbia,substrato ideale per la coltura del prugnolo gentile,clone di sangiovese,che qui da vita a un vino di pregio,prodotto in quantità limitata.
Le uve vengono selezionate e vinificate con cura.In seguito il vino viene messo in botti di rovere francese e di Slavonia,nelle quali migliora e affina il suo carattere.

giovedì 11 marzo 2010

montepulciano d'abruzzo colline teramane

abruzzo

rosso - red


Riconoscimento legale: DOCG riconusciuta con DM del 2003,pubblicato su GU dello stesso anno.
Zona di produzione: comprende i territori di altitudine non superiore ai 450 metri slm della provincia di Teramo.
Uve: montepulciano min 90%,sangiovese max 10%.
Titolo alcolometrico minimo: 11,5%
Affinamento: il disciplinare prevede un affinamento minimo di 2 anni a partire dal 1° gennaio successivo alla vendemmia,di cui almeno un anno in botti di rovere o castagno,e 6 mesi in bottiglia.Questo vino può dare ottimi risultati tra i 2-5 anni dalla produzione.
Altre tipologie dalla denominazione: il Montepulciano Colline Teramane Riserva prevede un periodo minimo di affinamento di 3 anni.
Temperatura di servizio: 16-18 °C.


Il colore è rosso rubino profondo,e nella versione Riserva,dopo un periodo più lungo di affinamento,acquista riflessi granato.
Il profumo è intenso e fruttato,con sfumature di frutta matura,ciliegia sotto spirito,fiori rossi e,nel tempo,si arricchisce di toni speziati,di tabacco e legno tostato.
Il sapore è secco e caldo,dotato di ottima morbidezza,necessaria a equilibrare la tannicità piuttosto decisa.
Abbinamento: il Montepulciano Colline Teramane si abbina molto bene con primi piatti conditi con sughi di carne,carne rosse,maiale e agnello al forno,formaggi saporiti e stagionati.


Il Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane si è di recente staccato dalla DOC Montepulciano d'Abruzzo,della quale rappresentava una Sottozona di produzione,conquistando una propria autonomia.Il montepulciano è un vitigno molto diffuso in Abruzzo e in tutto il centro Italia.Se viene coltivato con cura e opportunamente vinificato,può dare grandissimi vini,di ottima struttara ed eleganza.

martedì 9 marzo 2010

brunello di montalcino


toscana

rosso - red


Riconoscimento legale: DOCG riconosciuta con Decreto del 1998,pubblicato su GU dello stesso anno (che ha sostituito i precedenti decreti del 1996,1991 e 1980).
Zona di produzione: comprende il comune di Montalcino in provincia di Siena.
Uve: sangiovese,quì denominato brunello.
Titolo alcolometrico minimo: 12,5%.
Affinamento: il disciplinare prevede un periodo minimo di 50 mesi,di cui almeno 2 anni passati in botti di rovere.L'epoca migliore per il consumo può raggiungere i 10-20 anni,ma le grandi annate garantiscono una tenuta ancora più lunga.
Altre tipologie della denominazione: la tipologia Riserva prevede un periodo minimo di affinamento di 62 mesi.
Temperatura di servizio: 18-22 °C.


Il colore è rosso rubino intenso tendente al granato (o è decisamente granato se l'affinamento in bottiglia è durato molti anni),limpido e consistente.
Il profumo è caratterizzato da un bouquet molto elegante e intenso,con sentori di confetture di frutta rossa,pepe nero e cannella,legno e liquirizia,a comporre un insieme complesso e davvero affascinante.
Il sapore è secco,caldo e morbido,sapido e dotato di tannini nobili che ne arricchiscono in modo sontuoso la struttura,che sfuma lentamente in bocca,lasciando uno splendido ricordo.Tutto questo grazie alla personalità del sangiovese,con una freschezza che dona grande equilibrio e permette di apprezzare questo vino anche dopo molti anni,addirittura decenni se elaborato nelle annate migliori.
Chi avesse qualche bottiglia del 1990 e 1995 dovrebbe ancora pazientare,perchè potrebbe essere ripagato da una gradevole sorpresa.
Abbinamento: piatti a base di carni rosse,anche salate e arricchite dall'aromaticità di funghi e tartufi,cinghiale in agrodolce,lepre in salmì,importanti formaggi stagionati,come il parmigiano reggiano,il pecorino di fossa e il bitto.


Il Brunello di Montalcino è uno dei grandissimi vini che,amati e stimati in tutto il mondo,tengono alto la bandiera dell'enologia italiana.
Le sue radici affondano nell'Ottocento,quando una famiglia che ormai si identifica con questo vino,si dedicò alla coltivazione del "brunello",clone di sangiovese diffuso in questa zona,resa attraente da un paesaggio raffinato e riposante,perfettamente disegnato tra morbide ondulazioni collinari e vigneti.
Chi si trovasse a visitare queste zone non potrà fare a meno di visitare la splendida Montalcino,cittadina medievale situata 40 km a sud i Siena,per assaporare un bicchiere di questo "nettare",magari accanto a piatti della cucina classica oppure,come vino da meditazione,davanti a un camino,in una bella tenuta tra le colline.

chianti classico


toscana

rosso - red


Riconoscimento legale: DOCG riconosciuta con Decreto del 1996,pubblicato su GU dello stesso anno (che ha sostituito il DPR del 1984).
Zona di produzione: la stessa delimitata con Decreto Interministeriale del 1932 (confermata dai DPR del 1963,1967 e 1984),estesa per 70.000 ettari e compresa tra le province di Firenze e Siena.Include interamente i comuni di Castellina in Chianti,Radda in Chianti,Gaiole in Chianti,Greve in Chianti e parte di San Casciano in Val di Pesa,Barberino Val d'Elsa,Castelnuovo Berardenga,Tavarnelle Val di Pesa e una piccola parte di Poggibonsi.
Uve: sangiovese 75-100%,canaiolo nero max.10%,malvasia bianca lunga e/o trebbiano toscano max 6%,ammesse altre a bacca rossa max.15%.
Titolo alcolometrico minimo: 12%
Affinamento: il disciplinare prevede un periodo minimo di affinamento di 11 mesi,ma l'epoca migliore per il consumo è mediamente 4-6 anni,fino a più di 10 per il Chianti Classico Riserva.
Altre tipologie della denominazione: la tipologia Riserva prevede un titolo alcolometrico minimo di 12,5% e un periodo di affinamento di 29 mesi.
Temperatura di servizio: 16-20 °C.


Il colore è in genere rosso rubino,con eventuali riflessi granato.
Il profumo è intenso e fine,con riconoscimenti di frutta a bacca rossa matura,confettura di more e lamponi,sfumature di vaniglia e cannella e viola mammola.
Il sapore è caldo e morbido,con tannini delicati e buona sapidità,che sfumano in una persistenza aromatica fruttata e leggermente ammandorlata.Un bel vino,da apprezzare soprattutto nelle grandi annate.
Abbinamento: ideale con carni rosse,salumi e formaggi stagionati,soprattutto nella tipologia Riserva.


La zona del Chianti Classico è la culla in cui è nato questo vino,molte aziende si sono adoperate,investendo anche grandi capitali,per rendere più moderno e piacevole il suo gusto,ottenendo un prodotto morbido ed equilibrato.Il segreto? La composizione e la porosità del terreno,la ventilazione,l'altitudine,i boschi che attenuano il caldo estivo e,forse,il fascino particolare di questi luoghi.Non è un caso che capi di Stato,imprenditori e artisti di tutto il mondo vengano a riposarsi e a gustare incomparabili bellezze naturali ed enogastronomiche.
L'area di produzione è ristretta e comprende pochi comuni,tra i quali Radda in Chianti,che nel 1425 fu a capo della Lega del Chianti,sotto il simbolo del Gallo Nero,oggi emblema del Chianti Classico.
Il Chianti Classico,più elegante e strutturato del Chianti "normale",mostra una migliore predisposizione a essere affinato,soprattutto nella versione Riserva.
Anche il Chianti Classico può essere prodotto con il metodo del "governo alla toscana" (vedi Chianti).

lunedì 8 marzo 2010

chianti


toscana

rosso - red


Riconoscimento legale: DOCG riconosciuta con Decreto del 1996,pubblicato su GU dello stesso anno(che ha sostituito il DPR del 1984,modificato con Decreto del 1997).
Zona di produzione: comprende parte delle province di Firenze,Siena,Arezzo,Pisa e Pistoia,in un territorio delimitato con DPR del 1967 (riconoscimento DOC).
Uve: sangiovese 75-100%,canaiolo nero max.10%,malvasia bianca lunga e/o trebbiano toscano max.10%,ammesse altre a bacca rossa max.10%.
Titolo alcolometrico minimo: 11,5%
Affinamento: il disciplinare prevede un periodo minimo di 4 mesi,ma l'epoca migliore per il consumo è mediamente dopo 2-4 anni.
Altre tipologie della denominozione: la tipologia Superiore deve avere un titolo alcolometrico minimo di almeno 12% e un periodo minimo di affinamento di 7 mesi;la tipologia Riserva prevede lo stesso titolo alcolometrico minimo di 12%,ma il periodo minimo di affinamento sale a 26 mesi.La DOCG Chianti prevede inoltre le 7 Sottozone Colli Aretini,Colli Fiorentini,Colli Senesi,Colline Pisane,Montalbano,Montespertoli e Rufina.Per le Sottozone Colli Fiorentini,Montespertoli e Rufina,il titolo alcolometrico minimo deve essere 12%(anche nella tipologia Superiore di ognuna di queste sottozone)e il periodo minimo di affinamento di 7 mesi,mentre le Sottozone Colli Aretini,Colli Senesi,Colline Pisane e Montalbano,il titolo alcolometrico minimo deve essere di 11,5% (12% per il Superiore)e il periodo minimo di affinamento di 4 mesi.La tipologia Superiore di tutte le 7 Sottozone deve avere un periodo minimo di affinamento di 7 mesi.la tipologia Riserva di tutte le 7 Sottozone deve avere un titolo alcolometrico minimo di 12,5% e un periodo minimo di affinamento di 26 mesi.
Temperatura di servizio: 16-20 °C


Il colore è in genere rosso rubino,discretamente intenso.
Il profumo libera sentori di marasca,frutti di bosco e viole.
Il sapore è secco e discretamente caldo,morbido e dotato di buona freschezza,mentre i tannini sono delicati e contribuiscono a dare struttura e un buon equilibrio.
Abbinamento: il Chianti,a tavola,è il compagno ideale di salumi come il prosciutto toscano e quello di cinta senese,la pancetta steccata e la celebre finocchiona.Altri felici accoppiamenti sono la tradizionale scottiglia(una preparazione che ricalca il carattere del cacciucco,ma a base di carni rosse),il pollo alla diavola,la trippa alla fiorentina,la porchetta,il pecorino toscano e il marzolino del Chianti.E sembra quasi superfluo sottolineare come vicino alla classica fiorentina sia in grado di esaltare al massimo le sue piacevoli doti.

La zona di produzione del Chianti,situata tra Firenze,Siena,Arezzo,Pistoia e Pisa,è molto ampia e per molto tempo ha compreso anche l'area di produzione più antica,quella "classica",dalla quale,a partire dal 1996,è stata separata la DOCG Chianti Classico.
Il tradizionale fiasco impagliato del Chianti è stato il simbolo del vino italiano nel mondo per molti anni.A partire dall'Ottocento,da quando Bettino Ricasoli stabilì le uve da utilizzare e i sistemi di coltivazione e di produzione da seguire,molti miglioramenti sono stati realizzati.La selezione dei migliori ceppi delle uve,dell'epoca più adatta per la vendemmia e la cura nelle tecniche di vinificazione,hanno migliorato la predisposizione all'affinamento di questi vini,a conferma della loro qualità.La vinificazione del Chianti prevede un tecnica particolare,il cosiddetto "governo alla toscana", che consiste in una lenta rifermentazione del vino appena svinato,con l'aggiunta di uve leggermente appassite.Questa pratica è obbligatoria per i vini destinati al consumo entro l'anno successivo alla vendemmia,e la specificazione "governato" (o termini simili) deve essere riportata sull'etichetta.
Il Chianti offre il suo migliore carattere nell'arco di un paio d'anni,grazie anche al "governo alla toscana" che ne esalta le note fresche e fruttate.Diverse sono invece le doti delle varie Riserve,che possono raggiungere livelli qualitativi più elevati anche dopo alcuni anni dall'imbottigliamento.

venerdì 5 marzo 2010

valtellina superiore


lombardia

rosso - red


Riconoscimento legale: DOCG riconosciuta con Decreto del 1998,pubblicato su GU dello stesso anno.
Zona di produzione: comprende i comuni di Berbenno di Valtellina,Bianzone,Buglio in Monte,Castione Andevenno,Chiuro,Montagna in Valtellina,Poggiridenti,Ponte in Valtellina,Postalesio,Sondrio,Teglio,Tirano,Tresivio e Villa di Tirano in provincia di Sondrio.
Uve: nebbiolo,qui denominato chiavennasca,min. 90%.
Titolo alcolometrico minimo: 12%.
Affinamento: il disciplinare prevede un periodo minimo di 25 mesi.L'epoca migliore per il consumo è compresa tra i 3 e i 5 anni.
Altre tipologie della denominazione: la DOCG Valtellina Superiore prevede anche le Sottozone Sassella,Grumello,Inferno,Valgella e Maroggia.La tipologia Riserva di questi vini prevede un periodo minimo di affinamento di 37 mesi.
Temperatura di servizio: 18 - 20 °C.


Il colore è un rubino tendente al granato,che sfuma verso l'aranciato dopo lunghi periodi di affinamento.
Il profumo è intenso,con sentori di confetture di frutta rossa,spezie e cuoio.
Il sapore spicca per le sensazioni legate alla presenza dell'alcol e dei tannini,con una buona morbidezza e una discreta acidità,che tende lentamente a sfumare nel tempo.
Abbinamento: seppur con le loro diverse caratteristiche,questi vini si abbinano molto bene con le preparazioni tradizionali della cucina valtellinese,come i pizzoccheri,gli sciatt,la polenta taragna condita con il casera,oltre che con piatti di cacciagione come il fagiano arrosto.Ma sono davvero deliziosi accanto a formaggi stagionati locali,primo fra tutti il Bitto,ma anche con gli altri provenienti dalle più diverse regioni d'Italia,purchè ricchi di profumi e sapori intensi e aromatici.


La Valtellina è una zona difficile da coltivare,con ripidi pendii e terrazze che salgono fino a 1000 metri.Il vitigno impiegato è il nebbiolo,chiamato in questa zona chiavennasca.

giovedì 4 marzo 2010

sforzato - sfursàt


lombardia

rosso - red


Riconoscimento legale: DOCG riconosciuta con DM del 19-03-2003 pubblicato su GU dello stesso anno.
Zona di produzione: comprende i comuni di Ardenno,Berbenno di Valtellina,Bianzone,Buglio in Monte,Caiolo,Castione Andevenno,Chiuro,Montagna in Valtellina,Poggiridenti,Ponte in Valtellina,Postalesio,Teglio,Tirano,Tresivio e Villa di Tirano.
Uve: nebbiolo min.90%,10% di altre uve a bacca rossa raccomandate per la provincia di Sondrio.
Titolo alcolometrico minimo: 14%.
Affinamento: il disciplinare prevede un periodo minimo di 20 mesi,di cui almeno 12 in botte di legno,a partire dal 1° aprile dell'anno successivo a quello della vendemmia.
Temperatura di servizio: 18-20 °C


Il colore è di bel rosso rubino con sfumature color granato dopo affinamento.
Il profumo è intenso e ricco di sensazioni di frutta,ciliegia sotto spirito,cannella e chiodi di garofano e,se l'affinamento è lungo,piacevoli accenti di tabacco e cioccolato,si possono percepire anche al gusto.
Il sapore è sapido,con la componente tannica in equilibrio con il contenuto in alcol.Splendido degustato da solo,come vino da meditazione,si propone in abbinamento con formaggi,preparazione a base di selvaggina,pasticceria secca.


Valtellina Sforzato o sfursàt,è il nome di questo vino che ha ricevuto il riconoscimento a DOCG.Vino di carattere,è ottenuto con la vendemmia manuale dei grappoli più belli di nebbiolo,che poi vengono lasciati appassire su graticci in locali ampi e arieggiati per 3 - 4 mesi.In questo periodo gli acini perdono acqua e gli zuccheri si concentrano.La vinificazione con macerazione a contatto con le vinaccia è lenta,per favorire l'estrazione di sostanze coloranti e aromatiche.